Marco Fermi

Profile page

About bergamo

  • Email: marco.fermi@tiscali.it
  • Nice Name: bergamo
  • Website:
  • Registered On :2021-10-14 19:31:37
  • Logged in as: bergamo

bergamo Messages

Ha lottato, ha sbuffato, ha sofferto… ma alla fine ce l’ha fatta. Gli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It) non potevano chiedere un esordio migliore: bagno di folla da una parte, la vittoria del giocatore di casa dall’altra. Già, perché Giovanni Oradini è nato proprio a Rovereto e ha un legame speciale con la sua regione, la sua terra, il suo circolo. Un legame che sente ancora più grande dopo la scelta di vita compiuta anni fa, quando ha accettato una borsa di studio per andare a studiare negli Stati Uniti, in Mississippi. Lì si è formato l’uomo, il professionista e il giocatore attuale. Oggi è numero 383 ATP dopo aver toccato la 352esima posizione a gennaio, e non gli era mai capitato di giocare un torneo così importante dalle sue parti. Ok, a Rovereto aveva vinto un torneo Open, ma un ATP Challenger è un’altra cosa. A maggior ragione dopo una battaglia piena di scambi e sudore contro Jeremy Jahn, esperto giocatore tedesco che oggi è fuori dai primi 600, ma che qualche anno fa era stato tra i top-200. Oradini si è imposto col punteggio di 6-3 4-6 6-4 e la vittoria è particolarmente saporita, perché il match si era complicato dopo che per un set e mezzo era parso un impegno di routine. Oradini ha gestito fino al 6-3 4-2, poi è stato vittima di un passaggio a vuoto che ha riammesso al match il tedesco. “A un certo punto sono stato meno aggressivo, ma sono stato bravo a tenere duro nei primi game del terzo set, fino al 2-2, perchè sentivo che in quel momento stava giocando meglio di me. In quel momento mi sono detto di essere più aggressivo, spingere per fare male alla prima occasione, e per fortuna è andata bene. Ma ce l’ho fatta perché ho ho sentito il calore del pubblico”. Le tribune del campo centrale erano praticamente esaurite. Nel rispetto della loro indole, i roveretani non hanno fatto mancare il sostegno all’illustre concittadino. “È molto bello giocare davanti alla mia famiglia, i miei amici, chi mi vuole bene – racconta Oradini – non capita spesso perché sono sempre in giro per il mondo. È speciale. E poi mi piace vedere i ragazzi del posto, mi piacerebbe essere un piccolo esempio per loro e vorrei che facessero belle cose come me, e magari arrivare anche più in alto. Spero di essere una fonte di ispirazione per il movimento tennistico del Trentino”.

QUELLA VITTORIA CONTRO RINDERKNECH

Il legame con la sua terra è forte, ma Oradini ha avuto il coraggio di lasciare l’Italia a 19 anni, quando ricevette una proposta per studiare chinesiologia negli States. Ma un conto è andare in una metropoli, un altro andare in Mississippi, laddove la grande città più vicina (Memphis) dista qualche ora d’auto. Lì Giovanni è diventato uomo e si è misurato con giocatori che hanno avuto successo nel circuito: Tennys Sandgren, Paul Jubb e – soprattutto – Arthur Rinderknech. Viene da domandarsi cosa provi nel vedere il francese così in alto. “Nessun fastidio, anzi, mi aiuta molto – dice con entusiasmo – con Rinderknech ho giocato due volte, vincendone una, in finale di Conference, in diretta TV, in un contesto molto importante. Sapere di aver battuto uno che è arrivato intorno al numero 50 mi dà grande fiducia. Sarebbe bello raggiungere i suoi livelli, ma ognuno ha i suoi tempi e il suo percorso. Mi aiuta molto sapere di aver giocato al loro livello”. Una fiducia di cui avrà bisogno lunedì, verso ora di pranzo, quando troverà l’esperto Stefano Travaglia, ex n.60 ATP che sta cercando di recuperare il tempo perso dopo un 2022 durissimo, con tanto di operazione al gomito. L’ascolano è reduce dalla finale a Tenerife e non ha avuto problemi contro il giovane Filiberto Fumagalli. Un match in cui Oradini parte sfavorito, oltre ad aver speso parecchie energie al primo round. “Ma io mi sento in forma fisicamente – dice Oradini – anzi, credo che aver lottato oggi sia un vantaggio. Sono rimasto in campo più di due ore e mi è servito per rompere il ghiaccio. Lui ha avuto una partita semplice, ha più esperienza di me ma una cosa è certa: mi preparerò al meglio e darò il massimo”. Con il vincente di Travaglia-Oradini, l’Italia è già certa di avere più giocatori nel main draw, poi in serata è arrivata la garanzia che gli italiano in tabellone saranno almeno sette: al turno di qualificazione ci sarà un derby in famiglia tra i cugini Andrea e Federico Arnaboldi, che in serata hanno vinto quasi in contemporanea i loro match. Davvero un match suggestivo, visto il legame tra i due e l’importanza che riveste l’esperto Andrea per la crescita del giovane Federico. la pattuglia azzurra potrebbe essere ancora più robusta: proverà ad accedere al tabellone principale anche Francesco Forti, che ha battuto in rimonta Gian Marco Moroni. Dopo aver perso il primo set, il romagnolo aveva girato la partita e poi ha sfruttato un problema fisico di Moroni, che ha alzato bandiera bianca in svantaggio 4-0 al terzo. Forti se la vedrà con il cinese Bu Yunchaokete, prima testa di serie delle qualificazioni. Lunedì si definirà il quadro dei qualificati, poi si giocheranno i primi match del tabellone principale: il clou arriverà in serata, con la super-sfida tra Dominic Stricker e Mili Poljicak, due baby-fenomeni del tennis. In precedenza, grande curiosità per l’esordio di Matteo Gigante, reduce dal successo a Tenerife. Il romano se la vedrà con Marcello Serafini.

INTERNAZIONALI DI TENNIS – CITTÀ DI ROVERETO (73.000€, Play-It)

Primo Turno Qualificazioni
Charles Broom (GBR) b. Nicola Carollo (ITA) 6-2 6-2
Evgeny Donskoy b. Marko Topo (GER) 7-5 6-1
Karl Friberg (SWE) b. Louis Wessels (GER) 6-2 6-2
Mathias Bourgue (FRA) b. Stuart Parker (GBR) 6-2 6-2
Alejandro Moro Canas (SPA) b. Oscar Josè Gutierrez (BRA) 6-4 6-0
Marius Copil (ROM) b. Vitaliy Sachko (UCR) 6-7(5) 7-6 (2) 6-1
Stefano Travaglia (ITA) b. Filiberto Fumagalli (ITA) 6-0 6-2
Francesco Forti (ITA) b. Gian Marco Moroni (ITA) 4-6 6-3 4-0 ritiro
Giovanni Oradini (ITA) b. Jeremy Jahn (GER) 6-3 4-6 6-4
Bu Yunchaokete (CHN) b. Andrea Del Federico (ITA) 6-1 6-1
Andrea Arnaboldi (ITA) b. Oleg Prihodko (UCR) 6-7(8) 7-5 6-3
Federico Arnaboldi (ITA) b. Alexander Weis (ITA) 6-3 6-4

 Like

Due derby azzurri e una sfida tra due stelle del futuro: è questo l’esito del sorteggio del tabellone principale degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (Play-It, 73.000€), al via domenica sui campi del Circolo Tennis Rovereto. Come se non bastasse, la prima testa di serie (Jurij Rodionov) sfiderà uno dei giocatori più interessanti del tabellone. Ma andiamo con ordine: a parte Gianluca Mager (che attende un qualificato), gli altri quattro azzurri si sfideranno tutti tra di loro. L’attesissimo Giulio Zeppieri (n.3 del seeding) troverà il talentuoso Gianmarco Ferrari in un derby tra mancini, nonché ammessi con wild card. Zeppieri è certamente favorito in virtù di un ottimo stato di forma, che in queste ore gli ha permesso di raggiungere la finale al Challenger francese di Cherbourg. Per questo, si presenterà in Trentino al massimo della fiducia. Affascina anche la sfida tra Matteo Gigante (n.5) e Marcello Serafini, se non altro perché si conoscono molto bene: sono compagni di squadra presso il Tennis Club Sinalunga, squadra che ha recentemente vinto il Campionato di Serie A1. Anche in questo caso, il pronostico è abbastanza netto a favore del giocatore più quotato. Uscendo da Casa Italia, il primo turno più affascinante è senza dubbio la sfida tra ex vincitori di prove Slam giovanili: prima di entrare a gamba tesa tra i professionisti, Dominic Stricker era stato n.3 del mondo tra gli Under 18 e aveva vinto il Roland Garros.

MATCH DURO PER IL N.1 DEL SEEDING

Adesso viaggia spedito verso i top-100 ed è uno dei giovani più interessanti del circuito; da parte sua, Mili Poljicak è il campione uscente di Wimbledon junior ed è ammesso in tabellone in vIrtù del nuovo regolamento ATP, che riserva ai migliori Under 18 dell’anno precedente una serie di posti nei tornei Challenger, evitando le forche caudine delle qualificazioni e – dunque – velocizza l’inserimento nel tennis che conta. Per Poljicak sarà un test di grande importanza per comprendere il suo attuale livello di gioco. Tra gli altri match di primo turno, affascina l’impegno del numero 1 del seeding, l’austriaco Jurij Rodionov, impegnato contro l’australiano Li Tu, un giocatore dalla storia molto particolare: era una grande promessa giovanile, poi le prime sconfitte nel circuito lo avevano spinto a un ritiro precoce. Per anni si è dedicato ad altro, poi durante la pandemia ha timidamente riaccarezzato l’idea di riprendere con il tennis agonistico e nell’ultimo anno e mezzo ha effettuato una grande scalata, vincendo il suo primo Challenger quattro mesi fa a Seul, laddove si era recato pochi giorni dopo la scomparsa della madre. Dotato di un bel tennis classico, potrà certamente dire la sua contro quello che – numeri alla mano – é il favorito del torneo. Un tabellone decisamente interessante, poi, presenta anche due ex top-50 ATP come il ceco Lukas Rosol e il tedesco Peter Gojowczyk.

CHE NOMI NELLE QUALIFICAZIONI

I primi match del tabellone principale si giocheranno lunedì, ma il torneo scatterà alle 10 di domenica mattina con le qualificazioni. Nel tabellone a 24 giocatori, che mette in palio sei posti per il main draw, trovano spazio ben dieci italiani. Il più atteso è certamente Stefano Travaglia, altro ex top-100 ATP che si sta riprendendo alla svelta dopo un periodo difficile, come ha testimoniato la recente finale raggiunta a Tenerife. L’ascolano partirà contro il bergamasco Filiberto Fumagalli: nell’eventuale turno di qualificazione potrebbe trovare l’idolo di casa, quel Giovanni Oradini che è nato proprio a Rovereto e torna nella sua città natale dopo la splendida esperienza nel college americano, da cui è tornato decisamente più forte. Affinché si concretizzi il derby con Travaglia dovrà battere il tedesco Jeremy Jahn. Più in generale, il tabellone delle qualificazioni offre spunti di enorme interesse: c’è un altro ex top-100, il russo Evgeny Donskoy, che qualche anno fa – proprio in questo periodo – batteva Roger Federer a Dubai, e poi ci sono i cuginI Andrea e Federico Arnaboldi. Anche loro potrebbero sfidarsi al secondo turno (anche se Federico – il giovane – ha un esordio piuttosto complicato contro l’altoatesino Alexander Weis): in quel caso, sarebbe un match ad alto tasso emotivo. Da segnalare anche la presenza di Marius Copil, uno che in queste condizioni tecniche è giunto in finale a un torneo ATP 500 (Basilea 2018) ed è stato addirittura n.56 ATP. Da segnalare la presenza di Nicola Carollo, uno dei ragazzi del CT Rovereto, ammesso con una wild card. Potrà godersi una bella esperienza in un contesto di prestigio: è atteso dal britannico Charles Broom (n.377 ATP). Insomma, c’è tantissima qualità per un torneo che si preannuncia avvincente sin dal tabellone preliminare. I match di domenica scatteranno alle 10 e si giocherà sui due campi allineati del Pala Baldresca, l’accogliente palazzetto situato all’interno del CT Rovereto: un vantaggio in più per gli spettatori, che dunque avranno la possibilità di seguire due match in contemporanea. L’attesa è ormai terminata, adesso saranno le racchette a parlare.

 Like

Cresce l’attesa per gli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto, presentati ufficialmente nella mattinata di martedì presso la sede di Trentino Marketing. Oltre all’evento sportivo, il torneo garantirà una ricaduta importante sul territorio in termini economici e di immagine. Il tennis, infatti, ha un grosso vantaggio rispetto alle altre discipline: muove moltissime persone e ha una durata maggiore (otto giorni) rispetto a eventi che, magari, si limitano a una singola giornata. Se quest’ultimo aspetto è evidente, il primo merita un approfondimento: oltre a 60-65 tennisti (tra singolare, doppio e qualificazioni) sbarcheranno nel territorio diverse altre figure: il supervisor ATP (Riccardo Ragazzini), i giudici di sedia, i giudici di linea e parecchi altri professionisti che si recheranno in loco esclusivamente per il torneo. Nel caso di tornei di classe mondiale, che richiamano spettatori da ogni parte del mondo (un buon esempio sono gli Internazionali d’Italia a Roma e le ATP Finals a Torino), l’impatto sul territorio è stato stimato in oltre 100 milioni di euro: va da sé che un ATP Challenger non potrà raggiungere questi numeri, ma non c’è dubbio che il Trentino godrà di benefici con pochi precedenti. Sin da subito, ha intuito il potenziale di questo evento l’Assessore al Turismo e allo Sport della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni.

DA ROTTERDAM AL TRENTINO

Già forte dell’esperienza dei tanti eventi sportivi portati in Trentino, ha accolto con immediato entusiasmo l’idea di aggiungere il tennis a un portfolio già importante, consapevole delle capacità di una disciplina che, in termini di respiro internazionale, è seconda soltanto all’atletica leggera. Senza dimenticare che in questo periodo sta godendo di una popolarità e di una copertura mediatica senza precedenti. A proposito di internazionalità, vale la pena segnalare quanto sia sottile la differenza tra i tornei del circuito maggiore e una tappa come Rovereto: la prima testa di serie sarà l’olandese Tim Van Rijthoven, che in questi giorni era impegnato al ricco ATP 500 di Rotterdam, torneo che mette in palio oltre 2 milioni di montepremi. Allo stesso torneo era impegnato l’austriaco Jurij Rodionov (testa di serie numero 3). Si tratta di dati emblematici, che ben raccontano quanto sia grande il livellamento ai vertici del tennis mondiale, e di quanto la posizione in classifica non sempre rispecchi il reale valore di un tennista. E a Rovereto arriveranno elementi di grande valore. Da segnalare, poi, il nuovo status del romano Matteo Gigante (classe 2002), che pochi giorni fa ha vinto il primo Challenger della sua giovane carriera , a Tenerife. Per questo, si presenterà in Trentino con un inedito carico di fiducia. E attirerà ancora più pubblico al Centro Tennis Baldresca.

 Like

In Trentino non abbiamo mai sbagliato un evento. E ne abbiamo portati di livello mondiale. Per questo, quando mi hanno chiamato, non so quanti secondi ho impiegato a dire di sì”. Le parole di Roberto Failoni (Assessore Provinciale al Turismo e Sport di Trento), in chiusura della presentazione degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It), sintetizzano l’aria che si respira attorno a un torneo che vivrà la sua prima edizione dal 19 al 26 febbraio, presso il moderno e funzionale impianto del Circolo Tennis Rovereto. Aria di grande evento. E per i grandi eventi ci vogliono sedi adeguate: il primo atto ufficiale si è svolto a Trento, presso la sede di Trentino Marketing, l’ente che si occupa di promuovere le bellezze e le attività di una Regione all’avanguardia, sport compreso. Una sala gremita ha accolto le parole delle tante personalità coinvolte. Il primo a parlare è stato il “padrone di casa” Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing, il quale ha sottolineato come l’azienda abbia accolto con entusiasmo lo stimolo delle istituzioni, ribadendo un concetto che da queste parti è molto sentito: “Vogliamo che il Trentino sia protagonista”. Nel suo intervento ha poi espresso due concetti cruciali per il presente e il futuro del torneo: la bellezza del circolo e le sue ambizioni. Perché si parte con un ATP Challenger 75, ma l’impianto roveretano può ambire a consolidarsi nel calendario internazionale e – perché no – crescere ancora. Ambizioni condivise da Giorgio Trentini, l’appassionato presidente del Circolo Tennis Rovereto, che nel suo intervento ha ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile l’organizzazione di un evento così complesso, sottolineando quanto sia prezioso il lavoro dei volontari: “Che però hanno prestato il loro aiuto con il piglio dei professionisti”.

ROVERETO, CITTÀ DELLO SPORT

L’idea di portare il torneo a Rovereto è piuttosto recente: la direzione tecnica (Marco Fermi e Luca Del Federico) ha preso contatto con la realtà nel mese di novembre, trovando subito ampia disponibilità e la giusta dose di entusiasmo. “L’idea di fare qualcosa insieme si è subito concretizzata, e crediamo che questo torneo possa contribuire a rafforzare l’immagine del Trentino e ci possa identificare nel mondo” ha detto Marco Fermi, storico direttore dell’analogo torneo di Bergamo, nominalmente direttore di questo torneo, ma che ricoprirà il ruolo in perfetta simbiosi con Luca Del Federico (che dirige il torneo di Roseto degli Abruzzi, ed era presente alla conferenza). Come da consolidata tradizione dei tornei Challenger, si partirà domenica 19 febbraio con il primo turno delle qualificazioni, poi lunedì 20 si completerà il tabellone preliminare e si giocheranno i primi match del main draw. La finale è poi prevista per domenica 26 febbraio. Come detto, le istituzioni appoggiano incondizionatamente il torneo: tra queste c’è il Comune di Rovereto, rappresentato dal sindaco Francesco Valduga e dall’Assessore allo Sport Mario Bortot. “Tutto questo non nasce per caso – ha detto Valduga – ma da una tradizione secolare, non solo in termini di atleti ma anche di impianti di livello. Per questo devo fare i complimenti all’assessore per aver riqualificato in modo egregio l’impiantistica del nostro territorio. Ma non possiamo dimenticare che gli impianti vivono grazie alla quotidianità e all’impegno dei professionisti che, giorno dopo giorno, permettono lo sviluppo dello sport nel territorio, rafforzando il nostro senso di comunità”. In ambito tennistico, la figura di riferimento è il miglior tennista mai prodotto dal Trentino, quell’Andrea Stoppini che guida il team di maestri del CT Rovereto e sarà il testimonial del torneo: “Un po’ mi dispiace non poterlo giocare, perché durante la mia carriera non c’era un torneo di questo livello in Trentino – ha detto – ma allo stesso tempo sono entusiasta perché di sicuro sarà un successo, sia perché la lista dei giocatori è molto interessante, sia perché sono convinto che gli stessi apprezzeranno l’organizzazione: si tratta di un torneo indoor, ma abbiamo il grande vantaggio di radunare tutto in un unico circolo, tra campi di gioco e campi di allenamento. Capita che nei tornei indoor ci siano sedi molto distanti tra loro, mentre a Rovereto tutto questo non succede”.

WILD CARD A TRE GIOVANI AZZURRI

A proposito di campo di partecipazione, l’evento è stato l’occasione per annunciare le tre wild card per il tabellone principale. A darne notizia è stato Graziano Risi, consigliere nazionale FITP, il cui settore tecnico ha avuto in gestione la scelta dei nomi. A Gianluca Mager e Matteo Gigante (ammessi di diritto) si aggiungeranno Giulio Zeppieri, Gianmarco Ferrari e Marcello Serafini. Il primo, classe 2001 e n.166 ATP, è un giocatore di alto livello e già protagonista nel circuito Challenger. Soltanto sette mesi fa metteva in grande difficoltà Carlos Alcaraz al torneo ATP di Umago. Gli altri due sono nati rispettivamente nel 2000 e nel 2002 e stanno muovendo i primi passi nei tornei di questo livello. Il primo ha appena ottenuto la sua miglior classifica di sempre (n.398 ATP) ed è particolarmente talentuoso, mentre il secondo è numero 530 del mondo e qualche settimana fa si è laureato Campione d’Italia in Serie A1 con il Tennis Club Sinalunga, peraltro facendo squadra con Matteo Gigante. “Credo non sia mai successo che uno stesso circolo abbia organizzato due Campionati Italiani nello stesso anno – ha detto Risi – questo privilegio è spettato al CT Rovereto, ma non è stato un caso. La verità è che qui fanno le cose per bene e tutti, dai giocatori ai coach, erano molto soddisfatti di quello che avevano visto”. Sulle wild card, Risi ha poi ricordato che la FITP ha stanziato una cifra intorno al milione di euro per sostenere i tornei Challenger tramite la distribuzione degli inviti ai migliori giovani italiani, continuando ad alimentare il circolo virtuoso che ormai da anni sta vivendo il tennis italiano. Il torneo si giocherà con palle Artengo, brand del marchio Decathlon che sta realizzando prodotti sempre più interessanti nel mondo del tennis professionistico, e che nell’occasione era rappresentata da Marco Zemiglian e Massimiliano Bonelli di Decathlon Italia. Il fermento è grande, poiché già nelle prossime ore sbarcheranno in Trentino i primi giocatori impegnati nel torneo, e prenderanno confidenza con i campi (sia di gioco che di allenamento) che sono stati rifatti per l’occasione. Gli ingredienti si sono messi tutti al loro posto, adesso la parola passa al campo. E saranno i tennisti a raccontarci le storie migliori.

 Like

C’era un pizzico di emozione per l’entry list degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto, in programma dal 19 al 26 febbraio. Per la prima volta, tanti professionisti di massimo livello si raduneranno in Trentino, presso il Circolo Tennis Rovereto, al cui interno sorge il palazzetto che sarà il cuore pulsante del primo torneo internazionale a giocarsi in Italia nel 2023. L’attesa è stata ripagata: a Rovereto arriveranno due ex top-50 (Lukas Rosol e Peter Gojowczyk), due ex top-100 (Gianluca Mager e Dennis Novak), ma soprattutto una serie di giocatori in enorme ascesa. Il seeding sarà guidato da Tim van Rijthoven (n.107 ATP), improvvisa stella del tennis olandese. Curiosamente, è più popolare dei connazionali che lo precedono in classifica in virtù del fantastico successo al torneo ATP di ‘s-Hertogenbosch e degli ottavi raggiunti a Wimbledon, in cui ha scippato un set a Novak Djokovic. Se i Championships 2022 avessero assegnato punti, il tulipano sarebbe abbondantemente tra i top-100 ATP. Ma è il suo valore, proprio come quello di Dominic Stricker. Il rampante svizzero (classe 2002) si è fatto conoscere al pubblico italiano lo scorso novembre, quando è giunto in semifinale alle Next Gen ATP Finals di Milano. E lungo il percorso si è tolto la soddisfazione di battere Lorenzo Musetti. Gli svizzeri puntano su di lui per contenere il vuoto dopo il ritiro di Roger Federer e quello (sempre più vicino) di Stan Wawrinka. Mancino, dotato di un tennis brillante e a tutto campo, Stricker è uno di quelli che rapisce sin dal primo sguardo. Tra l’altro, nel 2020 ha vinto la prova junior del Roland Garros. A proposito di grandi promesse, a Rovereto sbarcherà anche un campione di Wimbledon: soltanto sei mesi fa, il croato Mili Poljicak vinceva la prova junior dei Championships. Classe 2004, ha già mostrato cose interessanti nel circuito professionistico, raggiungendo la finale al Challenger casalingo di Zagabria. Poljicak è ammesso in tabellone grazie ai nuovi regolamenti ATP: dal 2023, infatti, è stato istituito l’Accelerator Program, un sistema che consente ai migliori junior di accedere al tabellone principale di alcuni Challenger, a prescindere dalla loro classifica. Numero 465 ATP, il croato sarà a Rovereto in virtù del suo titolo a Wimbledon. Ed è già particolarmente atteso.

GIORGIO TRENTINI: “SODDISFATTI ED ENTUSIASTI”

Come ogni Challenger che si rispetti, ai giovani rampanti si accompagneranno giocatori di grande esperienza. Tra loro c’è l’eterno Lukas Rosol, classe 1985, che vanta un passato da numero 26 ATP e ha firmato una delle più grandi sorprese degli ultimi 25 anni, quando battè nientemeno che Rafael Nadal a Wimbledon. Oggi è fuori dai top-200 ma il suo tennis è ancora molto competitivo, soprattutto nelle condizioni tecniche che troverà al Pala Baldresca. Stesso discorso per il tedesco Peter Gojowczyk, mentre – in attesa delle wild card e delle qualificazioni – l’Italia si affiderà all’esperienza di Gianluca Mager. Tre anni fa, il ligure raggiungeva una storica finale all’ATP 500 di Rio de Janeiro. Gli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto si giocheranno nella stessa settimana del torneo brasiliano, e chissà che non possano rappresentare un’occasione di rilancio per un giocatore che vale molto di più dell’attuale 238esima posizione. Diventato papà circa un anno fa, Mager ha dato interessanti segni di ripresa negli ultimi mesi. C’è poi grande curiosità per le prestazioni di Matteo Gigante. Il romano è stato tra gli artefici dello scudetto vinto qualche settimana fa dal Tennis Club Sinalunga: non si parla molto di lui, ma nel 2022 ha effettuato un impressionante salto di qualità, scalando circa 550 posizioni nel ranking ATP e portandosi a ridosso dei top-200. Mancino, talentuoso, è convinto che il 2023 possa essere il suo anno e Rovereto sarà lo scenario ideale per per verificarne i progressi. La pattuglia dei giocatori italiani sarà arricchita dalle wild card: due dei tre inviti sono di pertinenza del Settore Tecnico FITP, che dunque li assegnerà a nomi di sicuro interesse, mentre il terzo invito è a disposizione degli organizzatori. “Siamo particolarmente soddisfatti di questa entry list – ha detto il presidente del CT Rovereto Giorgio Trentini – adesso attendiamo l’assegnazione delle wild card, convinti che la FITP contribuirà a migliorare il nostro parco giocatori. Quanto all’invito di nostra pertinenza, ho piena fiducia nella direzione tecnica del torneo (affidata agli esperti Marco Fermi e Luca Del Federico, ndr). Noi siamo pronti ed entusiasti di questa nuova avventura e cercheremo di essere all’altezza. Ma di questo sono convinto”. L’happening scatterà con il torneo di qualificazione (19-20 febbraio), che metterà a disposizione sei posti per il main draw. Il livellamento dei tornei Challenger fa sì che spesso emergano nomi molto interessanti anche dal tabellone preliminare. L’appuntamento è per il 19 febbraio, quando il grande tennis – dopo tanta attesa – sbarcherà anche in Trentino. Il menù è davvero dei più gustosi.

 Like