2023

Non tutti sanno che il desk giocatori è il cuore pulsante di un torneo. È lì che i tennisti si rivolgono per qualsiasi esigenza: palline, acqua, asciugamani, allenamenti, trasporti e molto altro sono di pertinenza di chi si occupa di questo settore. In questa interessante chiacchierata, le responsabili Chiara e Cinzia ci svelano i segreti di un ruolo che richiede molto impegno e costringe a lavorare costantemente sotto stress.
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Si è fermata a nove partite la striscia vincente di Giulio Zeppieri. Il sogno di vincere back-to-back a Cherbourg e Rovereto si è infranto nella finale contro Dominic Stricker, bravo ad aggiudicarsi (7-6 6-2 lo score) un match a due volti. È dunque lo svizzero il vincitore degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It), prima edizione di un torneo che ha superato ogni aspettativa: a un'organizzazione impeccabile si è affiancata l'impressionante partecipazione del pubblico, che anche per la finale ha preso d'assalto l'Itas Arena: non è azzardato sostenere che ci fossero almeno 600 spettatori, molti dei quali hanno assistito all'incontro in piedi. Ha vinto Stricker, ma Zeppieri può recriminare per un primo set perso al fotofinish dopo aver avuto quattro setpoint in uno schizofrenico tie-break: si era trovato in svantaggio 4-0, ha vinto sei punti di fila ma non è riuscito a chiudere. I due setpoint giocati sul proprio servizio gridano vendetta: sul 6-5 aveva lo scambio in mano ma non è stato incisivo con la volèe, facendosi infilare dal pallonetto di Stricker. Sull'8-7, poi, ha commesso un banale errore di rovescio al termine di uno scambio prolungato. Al contrario, Stricker ha trasformato il primo setpoint e il match - nei fatti - è finito lì. “Nel primo set Giulio ha giocato molto bene, non è stato facile perché all'inizio ero un po' nervoso – ha detto Stricker – il tie-break è stato cruciale per entrambi. Credo che per lui sia stata molto dura perderlo perché ha avuto molte chance. Da parte mia sono super contento e posso dire che il secondo set è stato perfetto”. STRICKER: “VOGLIO TROVARE CONTINUITÀ” Quando Stricker parla di chance allude anche al vantaggio di 5-3 30-0 per Zeppieri. Su quel punto, un colpo di Stricker (probabilmente fuori) è stato giudicato buono.

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Il simpatico Denis parla a nome del team di 60 raccattapalle che ha svolto un grande lavoro agli Internazionali di Tennis - Città di Rovereto. Ci racconta in cosa consiste il loro lavoro, quali sono gli aspetti più complicati di un lavoro tutt'altro che banale... e ci svela chi è il giocatore più simpatico!  
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“La mia idea è che Giulio abbia cambiato marcia nella sua vita”. Le parole di Massimo Sartori sintetizzano quello che sta vivendo Giulio Zeppieri, giunto alla nona vittoria di fila. Prima il titolo a Cherbourg, adesso la finale agli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It). Il laziale ha giocato la partita giusta per battere Kaichi Uchida, regalando al pubblico la migliore finale possibile: da una parte l'italiano più atteso, dall'altra la baby star Dominic Stricker. Zeppieri si è imposto 7-5 6-2, disinnescando il forcing del giapponese fino a farlo crollare negli ultimi game. “Oggi è stata la partita in cui è stato più equilibrato, in cui ha giocato meglio a tennis – continua coach Sartori – a un certo punto ha giocato “giusto”. Dopo un inizio facile, in cui l'altro sbagliava molto, è rimasto tranquillo anche quando Uchida è entrato in partita. Mi è piaciuto che l'abbia tenuto sempre sotto pressione, anche quando l'avversario giocava meglio”. Ci sono tante cose che piacciono di questo Zeppieri, a partire da una testa tutta nuova. Per esempio, la capacità di non avere cali di tensione dopo il titolo in Francia. Come è stato possibile evitare il rilassamento? “Il nostro obiettivo era la prima partita, poi sarebbe venuto il resto del torneo – dice Sartori – abbiamo insistito tanto sull'idea di vincere il primo match, perché i grandi giocatori vincono la prima partita e da lì costruiscono il resto”. PUBBLICO DA RECORD E poi c'è la costanza: Zeppieri mantiene sempre un atteggiamento positivo, non butta via neanche un game, non disperde energie, è focalizzato sul tennis. E qui si torna al concetto di cambiare marcia espresso dal tecnico vicentino. “Penso che abbia deciso di provarci sul serio, ha messo la faccia in quello che fa. Chiedendo il nostro aiuto sapeva di

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Dopo una vita accanto ad Andreas Seppi, coach Massimo Sartori riparte con un progetto molto interessante: è il nuovo coach di Giulio Zeppieri. In questa chiacchierata fa il punto della situazione sulla partnership appena iniziata, oltre a esprimere il suo parere sulle strutture del Circolo Tennis Rovereto, a suo dire già pronte per ospitare un torneo ancora più importante. E non manca un amarcord: la più grande soddisfazione come coach di Andreas Seppi è stata...
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Non c'è dubbio che ci sia molto della nuova guida tecnica nel Giulio Zeppieri versione 2023. Il ragazzo di Latina ha doti tecniche indiscutibili, ma nei primi anni di carriera gli era capitato di avere alti e bassi (soprattutto emotivi) nel corso di una partita. Invece sta affrontando il "Città di Rovereto" con lo spirito del campione: non era facile resettare la mente dopo il successo a Cherbourg, invece Giulio (seguito da coach Massimo Sartori) ha conquistato un posto in semifinale grazie alla bella vittoria contro Antoine Escoffier (2-6 6-3 6-2 lo score), un francese di quasi 31 anni che si è scoperto competitivo nel circuito Challenger dopo oltre dieci anni di carriera. Per il secondo match di fila, Zeppieri ha rimontato un set di svantaggio. Ma questo match è stato ben più complesso rispetto a quello contro Charles Broom, poiché il francese è stato avanti di un break nel secondo set dopo aver dominato il primo. Approfittando di un Zeppieri un po' contratto, Escoffier ha giocato un primo set impeccabile, mostrando buone qualità. Quando è salito 2-1 e servizio nel secondo set, sembrava che il match non fosse più recuperabile. Invece "Zeppo" è rimasto dentro la partita, prima con la testa, poi con il cuore e infine con il braccio. Con tre game consecutivi ha rovesciato l'inerzia dell'incontro e lo ha portato al terzo, aiutato - per la verità - da un problema fisico del francese, la cui gamba sinistra ha preso a sanguinare vistosamente, colorando di rosso il calzettone. Però ha continuato a lottare in avvio di terzo, quando ha avuto una cruciale palla break nel secondo game. Lì Zeppieri ha chiesto e trovato aiuto dal servizio, poi nel game successivo è riuscito a brekkare nuovamente il suo avversario al termine di un game di 16 punti. La

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Gauthier Onclin non vuole finire nella lunga lista dei top-10 junior incapaci di confermarsi tra i professionisti. I primi anni di carriera avevano alimentato qualche dubbio, ma il suo avvio di 2023 ha cambiato tutto. In meno di due mesi ha scalato cento posizioni ed è entrato a gamba tesa nel circuito Challenger. Dopo aver vinto il torneo ITF di Bressuire, è giunto in semifinale al ricco torneo di Ottignies Louvain, arrivando a sfidare David Goffin. Adesso vuole fare un passo in più dopo aver centrato un'altra semifinale agli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It). Partiva leggermente sfavorito contro Zdenek Kolar, invece si è imposto con un doppio 6-3 che gli ha aperto la strada per la semifinale contro Dominic Stricker. Se Onclin è relativamente sconosciuto a questi livelli, non si può dire altrettanto del suo coach: Steve Darcis è stato un ottimo giocatore, ricordato per alcune imprese in Coppa Davis e per una storica vittoria su Rafael Nadal a Wimbledon (una delle due sole sconfitte dello spagnolo al primo turno di uno Slam). Ha smesso tre anni fa e ha subito iniziato ad allenare, salvo poi diventare – appena una settimana fa – capitano del team belga di Coppa Davis. Un doppio ruolo che però non lo distrae dall'impegno con Onclin. “Per me non cambierà molto: da quando ho smesso di giocare sono subito entrato in federazione e sono diventato responsabile degli Over 18, oltre ad allenare la top-100 WTA Ysaline Bonaventure quando è in Belgio, mentre in giro per il mondo è seguita da un tecnico francese (Hugo Guerriero, ndr). Quanto alla Davis, si tratta di un impegno di due settimane. Ok, dovrò fare delle riunioni, seguire i giocatori ma l'idea è organizzare delle sessioni di allenamento tutti insieme”. Adesso è focalizzato su Onclin, che sogna a farsi il più

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Maestro del Circolo Tennis Rovereto ed ex professionista, in occasione del torneo Luca Stoppini ha svolto il ruolo di responsabile dei raccattapalle. In questa simpatica chiacchierata ci ha raccontato in cosa consiste il suo lavoro e quali sono stati gli aspetti sui quali ha dovuto lavorare maggiormente per far rendere al meglio i ball boys del "Città di Rovereto".  
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Sono stati ufficializzati gli orari degli ultimi due giorni del "Città di Rovereto". Ricordando che l'ingresso sarà gratuito per tutta la durata della manifestazione, ecco tutti i dettagli. SABATO 25 FEBBRAIO Ore 14: Finale del doppio, Victor Vlad Cornea / Franko Skugor (ROM-CRO) vs. Vladyslav Manafov / Oleg Prhodko (UCR-UCR) Non prima delle 16: Prima semifinale del singolare Non prima delle 18: Seconda semifinale del singolare DOMENICA 26 FEBBRAIO Ore 15: Finale del singolare
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Giulio Zeppieri ha una motivazione in più: dovesse vincere gli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It) entrerebbe tra primi centodieci giocatori al mondo, ma soprattutto supererebbe di una manciata di punti Francesco Passaro e Matteo Arnaldi, gli altri “2001” del nostro tennis che in questo momento gli stanno davanti. A prescindere da come andrà in Trentino, si può dire che l'operazione aggancio sia andata a buon fine. Nelle prossime settimane scatterà una bella lotta a tre per diventare il prossimo italiano ad approdare tra i top-100 ATP. Accreditato della terza testa di serie, Zeppieri ha fatto venire qualche brivido nel primo set contro il britannico Charles Broom (n.378 ATP e proveniente dalle qualificazioni). Un break al quinto game ha permesso a Broom di scappare via e aggiudicarsi il parziale, poi Giulio è emerso dalle sabbie mobili nei primi game del secondo set. Dopo aver rischiato di incassare un break in avvio, è scappato sul 3-0 (peraltro dopo aver annullato tre palle break nel terzo game) e a quel punto la strada si è fatta in discesa. Zeppieri è scappato via nel terzo, imponendosi senza patemi col punteggio di 4-6 6-1 6-2. A seguirlo c'era coach Massimo Sartori, entusiasta dell'inizio di questa collaborazione. Da qualche mese, Zeppieri si è stabilito a Vicenza e da poche settimane è ufficialmente entrato nel team di cui fa parte anche Marco Cecchinato. “Nel primo set ha sbagliato troppo, inoltre l'altro giocava profondo e questo costringeva Giulio ad accorciare – racconta Sartori – poi ha migliorato il rendimento con la prima di servizio e la partita è cambiata. Sono stati fondamentali i primi tre game del secondo set, nei quali ha rischiato di incartarsi. Evitato quel pericolo, è andata decisamente meglio”. CONDIZIONE ATLETICA COME PRIORITÀ C'è grande curiosità per questa partnership: da una

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