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La The Olme Sport SSD (CF. 04744340169) ha ricevuto nel corso del 2025 i seguenti contributi pubblici per l'organizzazione del Torneo Internazionale di Tennis "Città di Rovereto" 2024. 1) da Comune di Rovereto: somma incassata 25.000€ in data 4 febbraio 2025 2) da Comunità della Vallagarina: somma incassata 3.000€, in data 7 febbraio 2025 3) da Provincia Autonoma di Trento: somma incassata 55.850€, in data 10 aprile 2025 4) da Comune di Bergamo: somma incassata 19.000€, in data 22 aprile 2025
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Il momento più emozionante è arrivato dopo l'ultimo punto. Al termine di una partita quasi a senso unico, Luca Nardi e Francesco Maestrelli si sono lungamente abbracciati. In quell'istante hanno ripreso a essere grandi amici dopo essere stati avversari per lo spazio di una partita, dominata da Nardi e chiusa col punteggio di 6-1 6-3. Salvo un paio di palle break per il pisano nel game inaugurale, non c'è mai stata la sensazione che il match potesse sfuggire al pesarese, che dunque ha blindato il suo posto nel main draw dell'Australian Open. “È un grande sollievo – ha detto – era l'obiettivo di inizio settimana, non avevo alternative ed è davvero una bella soddisfazione”. Il match ha preso una direzione ben precisa con un break al quarto game, sigillato da un rovescio in rete di Maestrelli. Col suo tennis vario, Nardi ha tolto ogni punto di riferimento al suo avversario, stanco dopo le maratone dei giorni precedenti. Nel secondo set, lo strappo è arrivato già al terzo game, con un doppio fallo sul 30-30 e una riga di Nardi nel punto successivo. A quel punto è subentrato un po' di scoramento in Maestrelli, brekkato anche sul 3-1 in un game nel quale ha commesso tre doppi falli. In svantaggio 4-1, dopo l'ennesimo errore, ha tirato un paio di urlacci per esprimere la sua frustrazione. Il pubblico ha provato a incoraggiarlo, ma i buoi erano ormai scappati. Il pisano si è riavvicinato da 5-1 a 5-3, ma un passantino di dritto ha sigillato la fine del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). “Penso di aver giocato un match solido – riflette Nardi – inoltre conosco molto bene Francesco, so come giocare contro di lui. Devo ammettere che non ha giocato benissimo, secondo me era un po' stanco dopo una settimana faticosa.

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È capitato spesso che Luca Nardi fosse accusato di non avere troppa grinta, persino di essere un po' indolente. Lui ha sempre spiegato che – di carattere – non esterna molto le emozioni, ma che in realtà ci tiene da matti. “E quando perdo mi tira il c...” confidò l'anno scorso. Chi ha visto la semifinale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) ha visto un pesarese tutto qualità (ma quella c'è sempre), ma anche con una bella dose di grinta. Per carità, non sarà mai sguaiato o esagerato nelle manifestazioni di gioia, però lo abbiamo sentito incitarsi, comunicare con il suo clan (a Rovereto con lui ci sono Gabriele Costantini ed Erik De Santis), e lo abbiamo visto più volte agitare il pugno. Risultato? Una bella vittoria contro Martin Landaluce nella semifinale più attesa, quella che ha riempito fin quasi al sold out il PalaBaldresca. “In verità non ho fatto lavori specifici in questo senso, semplicemente sto cercando di dare tutto quello che ho negli ultimi tornei dell'anno – racconta, con l'inconfondibile accento pesarese – in effetti, sta uscendo quella cattiveria e quella voce in più che talvolta mi è mancata”. Nardi ha battuto la stellina spagnola col punteggio di 6-4 2-6 6-3 in una partita fatta di alti e bassi, con diversi errori ma anche con giocate spettacolari. C'è da ipotizzare (e sperare, visto lo spettacolo) che il prossimo scontro diretto tra i due si giochi nel circuito maggiore. “Credo che la differenza l'abbia fatta l'aspetto mentale, anche perché non sono fisicamente al top, sono leggermente raffreddato – dice Nardi – però nel terzo gli ho fatto tre break. Ho notato che mi cercava spesso il dritto col servizio, ho letto le sue intenzioni e ho risposto davvero bene”. “AUSTRALIA? STO FACENDO I CONTI” Non è certo il

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Non sappiamo se la partita contro Dino Prizmic sia stata la migliore del 2024 di Francesco Maestrelli, ma di sicuro può rappresentare l'inizio di qualcosa di molto positivo per il pisano. Nonostante la classifica lo veda avanti rispetto al croato (che quest'anno è stato fermo 4 mesi), era nettamente sfavorito. Invece ha raccolto la terza semifinale stagionale nel circuito Challenger (dopo Tenerife e Szekesfehervar) grazie a un 3-6 6-1 7-6 in cui ha espresso un tennis di alto livello. Si sono visti tanti scambi mozzafiato, a velocità molto elevate, con Maestrelli capace di reggere i ritmi forsennati imposti dal croato. Certo, ha avuto bisogno di qualche game per prendere il ritmo, ma poi ha espresso un livello davvero interessante, unito a scelte tattiche inedite, come alcune discese a rete in controtempo e serve and volley con la seconda palla. La strategia ha pagato, oltre a mettere a nudo alcune lacune del croato. Dopo aver dominato il secondo, Maestrelli ha giocato un terzo set "tutto cuore", desiderando la vittoria più del suo avversario. Sul 2-2 si è trovato 0-30 sul servizio di Prizmic, ma un passaggio a vuoto (sette punti persi di fila) aveva spinto Prizmic sul 4-2. Sembrava finita, invece ha trovato l'immediato controbreak e ha portato la sfida al fotofinish. Sotto 6-5, ha annullato un matchpoint (risposta in rete di Prizmic) dopo un game pieno di paure e tribolazioni. A quel punto, ha giocato un tie-break di ottimo livello, sia pur sfruttando la stanchezza e qualche errore di Prizmic. La notizia è proprio questa: Maestrelli ha sfibrato il suo avversario, il primo ad andare KO fisicamente dopo due ore e mezza molto dure. Inoltre è piaciuta la sua tenuta mentale e un atteggiamento sempre positivo, anche dopo gli errori più gravi (una facile volèe sul 5-6 al terzo che

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Il match tanto atteso si farà. L'appuntamento è sabato, alle 16.30, presso il PalaBaldresca di Rovereto. Quello tra Luca Nardi e Martin Landaluce sarà quello che gli americani definiscono “popcorn match”. “Mi aspetto una bella partita” dice Esteban Carril, il tecnico che accompagna lo spagnolo a Rovereto, lasciando gli spalti dopo aver studiato il secondo set della facile vittoria di Nardi contro Oleg Prihodko. Punteggio (6-2 6-2) uguale a quello dell'ottavo contro Rehberg, tempistica simile: gli sono bastati sessanta minuti per centrare la semifinale. Ok, l'ucraino è atteso domenica a Firenze per giocare in Serie A2, quindi forse non era al top della motivazione, ma questo non ha influito sull'esito di un match che ha evidenziato la superiorità di Nardi sin dalla prima palla. È salito rapidamente 4-0 per poi chiudere agevolmente il parziale, mentre nel secondo c'è stata un po' di partita solo nei primi game. “È molto talentuoso, eh?” sussurrava Carril dopo l'ennesimo punto fatto di geometrie perfette. Questa semifinale, tuttavia, non cambia molto in ottica Australian Open. Per nutrire qualche speranza di ammissione diretta al main draw, Nardi deve vincere domani e salirebbe al numero 103 ATP (104 se Fabio Fognini dovesse andare in finale a Montemar). In quel caso sarebbe in bilico: se è vero che gli ammessi di diritto sono 104, il cut-off dell'entry list degli Slam viene abbassato da tanti giocatori che utilizzano il ranking protetto. E allora soltanto vincere il Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) gli garantirebbe la certezza dell'Australian Open. Calcoli che non interessano a Martin Landaluce, suo avversario in semifinale. Lo spagnolo ha faticato più del previsto per battere Geoffrey Blancaneaux (pure lui atteso da una domenica di impegni italiani: sarà a Roma con il suo ATA Battisti Trento), ma alla fine l'ha spuntata col punteggio di 7-6 6-4. “STA

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La stagione di Luca Nardi è stata a due facce. Dopo il dirompente inizio, sublimato dalla vittoria contro Novak Djokovic a Indian Wells, è entrato in crisi dopo la separazione con coach Giorgio Galimberti. Il calo in classifica ha messo a rischio l'ammissione diretta all'Australian Open 2025, ma proprio a fine stagione sembra aver ritrovato la forma. La finale a Helsinki ha riacceso le speranze, ma per avere chance di evitare le qualificazioni a Melbourne deve arrivare in finale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). Vincendo il torneo, invece, ne avrebbe la ragionevole certezza. Intanto è giunto nei quarti nel migliore dei modi, impiegando appena 54 minuti per rifilare un doppio 6-2 al tedesco Max Hans Rehberg, suo coetaneo ma decisamente meno formato di lui. Nonostante i buoni risultati nel 2024, Rehberg è parso molto distante dal livello di un buon Nardi. C'è stata partita nei primi quattro game, poi il pesarese ha sfoderato le sue doti di formidabile colpitore, tirando un vincente dopo l'altro. Anche nel secondo set, lo strappo decisivo è giunto al sesto game. Ma il compito non è finito: nei quarti troverà Oleg Prihodko, con vista su una possibile semifinale contro Martin Landaluce che sarebbe - come dicono gli americani - un match pop-corn. Il programma di venerdì scatterà alle ore 13 con l'impegno di Landaluce, opposto al francese Geoffrey Blancaneaux: lo spagnolo è a caccia di punti preziosi per conquistare in extremis un posto alle Next Gen Finals. A seguire, Nardi cerca la semifinale contro Prihodko. Il clou sarà il match delle 19.30, con Francesco Maestrelli che proverà a contrastare la fisicità di Dino Prizmic. L'ingresso sarà gratuito per il primo match, mentre a partire da Nardi-Prihodko l'ingresso sarà riservato ai possessori del biglietto. Nel tabellone di doppio si giocherà una sola semifinale, poiché nella serata di giovedì è arrivato

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Due fettine di carne con patate, accompagnate da un piatto d'insalata. Erano le 16.30 quando Alexey Vatutin si concedeva un ibrido tra pranzo e cena dopo aver battuto Daniel Masur col punteggio di 6-2 7-5, approdando ai quarti del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). In piena solitudine. Forse gli pesa, perché ha invitato il cronista a sedersi al tavolo con lui, affermando che non c'era bisogno di aspettare che finisse di mangiare. “Ad essere onesto sono quasi sempre da solo quando giro per i tornei – racconta – quando ero top-200 ATP ho fatto qualche settimana con il coach, ma nella maggior parte dei casi viaggio in solitudine. È più facile permettersi qualcuno quando sei giovane o hai alle spalle una federazione che, tra contratti e budget importanti, mette a disposizione allenatori, preparatori e fisioterapisti. Se non hai un sostegno di quel tipo è difficile avere un coach tutte le settimane, perché il giocatore deve sostenere tutte le spese, dai voli a tutto il resto. È molto costoso, soprattutto oggi. Mi piace stare da solo, spesso mi rende la vita più facile, a volte è noioso ma ormai ci sono abituato. Per me, comunque, è ok”. Ed è ok anche il momento che sta vivendo: si è presentato in trentino da numero 340 ATP e da qualche mese sta raccogliendo diverse vittorie. L'ultima, come detto, è arrivata contro Masur al PalaBaldresca. “Ci avevo giocato due volte e avevo sempre perso, inoltre lui è piuttosto forte sul cemento indoor. Nel primo ho giocato molto bene, nel secondo ho avuto varie chance di brekkarlo e quando ce l'ho fatta (5-4 e servizio, ndr) mi sono fatto riprendere. Poi l'ho brekkato di nuovo e nell'ultimo game mi sono innervosito. Dal 40-0 mi sono ritrovato 40-40, per fortuna ho trovato un modo per

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La partita più combattuta del torneo, per certi versi la più bella, potrebbe aver simboleggiato un passaggio generazionale nel tennis croato. Il giovane Dino Prizmic (classe 2005) ha superato l'esperto Borna Coric, estromettendo la testa di serie numero 1 dal Challenger di Rovereto. I due si sono scambiati “sberle” per 2 ore e 40 minuti davanti a diverse centinaia di appassionati che hanno affollato il PalaBaldresca nonostante la contemporaneità dei singolari di Italia-Argentina di Coppa Davis. Coric e Prizmic possiedono un tennis molto simile, quasi fotocopia, fondato su estrema solidità e una condizione atletica perfetta, senza lasciare troppo spazio allo spettacolo. Sarebbe facile dire che ha vinto il più giovane (e dunque più fresco), ma la verità è che il match si è deciso sui dettagli. Dopo un primo set in cui Prizmic sembrava superiore, Coric ha trovato la misura dei suoi colpi e si è aggiudicato il secondo. Enorme battaglia nel terzo, quando il treno buono per l'ex n.12 ATP è passato sul 3-2 in suo favore e 0-40 sul servizio di Prizmic. Lì il baby di Spalato ha dato il massimo, schivando il pericolo con coraggio. Sul 5-5 ha sigillato il break decisivo in modo spettacolare: sul 30-40, Coric ha tentato un coraggioso serve and volley, ma le due volèe non sono state incisive. Il secondo passante ha scatenato l'urlo di Prizmic, poi bravo a chiudere col punteggio di 6-3 4-6 7-5. Sarà lui l'avversario di Francesco Maestrelli nella Night Session di venerdì (non prima delle 19.30). Di certo, dopo una stagione in cui ha saltato quattro mesi complessivi (peraltro in due periodi diversi), la sua freschezza atletica sembra quasi strabordante. Grinta e motivazione, poi, fanno parte del pacchetto.
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Testa bassa e pedalare. Non lo dice esplicitamente, ma è la filosofia che accompagna questa fase della carriera di Francesco Maestrelli. La storia è nota: autore di una spettacolare cavalcata nel 2022, quando abbandonò l'anonimato facendo irruzione tra i top-200 ATP, negli ultimi due anni si è un po' fermato. Il 2024 non è stata una stagione troppo soddisfacente. Lo dice serenamente, sia pure con la soddisfazione di aver centrato i quarti al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) al termine di una bella partita contro il rampante Michael Agwi. Oltre due ore e mezza in cui – a proposito di metafore calcistiche – il pisano ha pedalato parecchio per contenere gli attacchi dell'avversario. Alla fine ha avuto ragione lui, col punteggio di 7-6 6-7 6-2. “Complimenti ad Agwi, credo che crescerà molto. Ha doti e colpi di primissimo piano, inoltre mi sembra un bravo ragazzo. Gli auguro il meglio. Proprio in virtù della sua bravura è stata una partita difficile: ho avuto le mie chance per chiuderla prima, ma mi sono fatto prendere dalla tensione. Dopo il tie-break del secondo si era complicata, ma sono stato bravo a non andare via di testa e restare focalizzato sul match. Ha pagato” dice il numero 284 ATP, che nel secondo set era stato per due volte avanti di un break, ma ha finito col perderlo. Però ha avuto la tenacia di raccogliere uno dei migliori risultati stagionali. Venerdì sfiderà il vincente di Coric-Prizmic, ottima chance per giocare una partita di alto livello. Qualche mese fa, Maestrelli diceva che l'obiettivo stagionale era giocare tante buone partite, senza guardare troppo i numeri. “In parte ci sono riuscito, in parte no – ammette – ho avuto diversi periodi in cui non ho avuto l'atteggiamento e la mentalità giusta per crescere. Quindi in parte non

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È terminata al secondo turno l'avventura di Federico Arnaboldi al "Perrel-FAIP" di Rovereto. Dopo un inizio promettente, il comasco ha perso undici degli ultimi dodici game contro il potente August Holmgren, 26enne danese che è uno degli ultimi esponenti del rovescio a una mano. La classifica (n.197 ATP) combinata all'età (26 anni) farebbe pensare a un giocatore al suo picco, invece la carriera del danese è giovanissima: ha studiato negli Stati Uniti e a fine 2021 è diventato numero 1 nella classifica di tutti i College americani. Ha intrapreso l'attività full time appena due anni fa ed è entrato abbastanza rapidamente nei top-200 ATP, segno che ha le potenzialità per diventare un giocatore "vero". Arnaboldi è salito 3-1 nel primo set, poi ha subito il ritorno di Holmgren. Nonostante gli incitamenti del cugino-coach Andrea, l'azzurro si è visto sfuggire piuttosto rapidamente il secondo set e il match è terminato poco dopo lo scoccare dell'ora, col punteggio finale di 6-3 6-1. Nei quarti, il danese troverà il vincente di Masur-Vatutin, secondo match di un giovedì che prevede il clou nel tardo pomeriggio: alle 17 ci sarà l'atteso derby croato Coric-Prizmic, mentre alle 19.30 Luca Nardi partirà favorito contro il rampante tedesco Max Hans Rehberg, classe 2003 che quest'anno ha colto risultati piuttosto interessanti nel circuito Challenger.  TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei) Secondo Turno Singolare Francesco Maestrelli (ITA) b. Michael Agwi (IRL) 7-6(10) 6-7(5) 6-2 Geoffrey Blancaneaux (FRA) b. Bernabè Zapata Miralles (SPA) 4-6 6-0 6-2 Martin Landaluce (SPA) b. Kyrian Jacquet (FRA) 6-2 7-5 Primo Turno Singolare Daniel Masur (GER) b. Raphael Collignon (BEL) 7-6(4) 6-4 Alexey Vatutin (RUS) b. Giovanni Oradini (ITA) 6-2 6-4 Martin Landaluce (SPA) b. Kyrian Jacquet (FRA) 6-2 7-5 August Holmgren (DAN) b. Federico Arnaboldi (ITA) 6-3 6-1 Primo Turno Doppio Theo Arribage / Francisco Cabral (FRA-POR) b.

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